domenica 16 dicembre 2012

n. 3 -IL PARCO DI VEJO

IL PARCO DI VEJO

Livello generale: facile
Difficoltà tecnica: °
Difficoltà fisica: **

Lunghezza: 41 km
Dislivello totale: 470 m
Periodo consigliato: tutto l’anno
Tempo impiegato: 3 h
www.parks.it/parco.veio

Generale: Si tratta di un percorso extraurbano classico e facile adatto a biker per un allenamento cittadino. Si potranno comunque godere interessanti scorci panoramici e stimolanti aspetti storici. Asfalto per circa la metà ma su strade, poco frequentate. Se s è amanti della natura e delle escursioni immerse nel verde il parco di Veio rappresenta un’ottima opportunità per una piacevole giornata all’aria aperta Il percorso è vario e cosparso di difficoltà tipiche della mtb, tra cui anche il guado di un torrente.
Il giro parte da Ponte Milvio in piena città, ma è possibile partire anche dalla Giustiniana, raggiungibile dalla Cassia, oppure con il treno per VT..

Descrizione tecnica del percorso: il giro parte da Ponte Milvio, e percorre una parte della pista ciclabile in direzione Labaro; dopo ca. 6 km si lascia la ciclabile e si esce a sinistra su Via di Vitorchiano, per poi superare il cavalcavia della Salaria.
Passato il ponte (attenzione alle auto in transito) si gira a destra e poco dopo a sinistra su via Valle del Vescovo; questa termina con un cancello che comunque ha un passaggio a lato. Superato il cancello la strada diviene presto sterrata e si inoltra nella campagna (ca. 3,5 km); quando questa si allarga si prende a destra per uscire dopo su via di Grottarossa e poi seguire via 4° Peperino fino alla rotonda. Qui si prende per via Veitana-Vetere, dove si passa ancora un cancello e al trivio si prende la strada centrale: uno sterrato che attraversa aziende agricole, fino ad un altro cancello grigio con un passaggio laterale. Superatolo si raggiunge poco dopo via della Giustiniana e quindi, di fronte ad un vivaio sulla destra, inizia via Prato della Corte.
Il percorso corre, in parte, parallelo alla Cassia-bis; si prosegue per via Prato della Corte su asfalto di campagna, in continuo saliscendi fra case agricole, fino alla fine dell’asfalto dove la strada prosegue in sterrata larga sotto una fila di pini fino ad un bivio dove si prende a destra (la strada di sinistra sarà quella del ritorno).
Si prosegue quindi sulla destra su sterrato comodo in saliscendi fino ad arrivare al Casale della Vaccareccia dove trovasi un cancello del campo di volo; si supera il cancello, e si prende il percorso indicato per le mtb, in discesa, proseguendo fino ad uscire dal campo di volo, dove si avrà il piacere di un panoramica sul Formellese.
Si prende a sinistra sullo sterrato (attenzione diviene più difficoltoso) proseguendo fino a raggiungere un quadrivio dove di gira a destra per via Monte dell’Ara (il percorso diviene più sconnesso e con cambi repentini di pendenza). Si prosegue fino a passare accanto al Parco Naturale della Selvotta e poco dopo si sbuca su asfalto per proseguire a sinistra  su via Casale Ceveri , e passare il cavalcavia dell’autostrada sulla destra. Il percorso, su asfalto, prosegue passando accanto alla Centrale elettrica di Formello, fino al bivio dove di prende a destra e poco dopo a sinistra; si segue l’indicazione bed&breakfast Antica Petrara fino al quadrivio in alto dove si prende a destra una cementata in forte pendenza, che presto diviene sterrata di campagna piuttosto sconnessa.
Si prosegue per questa via panoramica a mezza costa fino al bivio di via Selva Piana, questa, in leggera salita, passa in mezzo ad una tagliata di tufo fino ad un bivio dove si prende a sinistra per via Valle di Pelle e si prosegue fino ad un bivio a destra su asfalto che si percorre e dopo una breve salita a sinistra su via Monte Statua (sterrata) si è su via Canepinara.
Si continua su questa sterrata in saliscendi con diversi strappi in salita fino al bivio dove si prende a destra e si prosegue su asfalto fino a raggiungere un piazzale-parcheggio che esce sulla Formellese, si prende a sinistra fino a raggiungere la prima sosta: il paese di Formello. Qui si può fare una sosta e visitare il piacevole borgo antico.
Il percorso riprende ripercorrendo, per poco la Formellese, per arrivare fino all’altezza del Comando dei Carabinieri dove si prende sulla destra una strada in asfalto in forte discesa (via Fossi Vecchi) che si percorre tenendo la sinistra che diviene di cemento fino ad una sterrata (via P.M. Aguzzo).
Qui ci si ritrova al quadrivio dell’andata, dove trovasi l’Antica Petrara, si prende la strada dell’andata  fino a bivio con la centrale per proseguire verso la zona industriale e, dopo la Centrale, sulla sinistra, una strada con cartello ristorante Prato Roseto, si segue l’asfalto sulla sinistra, via di Vaccareccia, che riporta al quadrivio dell’andata, qui si prende via Monte dell’Ara in direzione opposta a quella dell’andata, sulla destra., strada in asfalto di campagna che costeggia la Cassia, fino ad arrivare allo stop; qui si prende  a sinistra la Formellese-sud  fino all’altezza del cartello – a destra- Colline di Vejo Az. Agricola  e si prende lo sterrato di fronte: vicolo Fomellese.
Si prosegue su questo per ca. 1 km e poco dopo si incontrano due cancelli molto grandi, aperti, uno di fronte all’altro; si prende quello di destra che si apre su un  tracciato in mezzo al campo coltivato e scende passando accanto a piccole aree pic-nic. Si continua per lo sterrato in saliscendi fino a raggiungere la cascatella di Vejo. Altra piacevole sosta per divertirsi a by-passarla con la bici. Si oltrepassa la cascatella e si prosegue tenendo la sinistra fino ad incontrare l’asfalto che a sinistra porta ad Isola Farnese. Si sale al borgo che assolutamente vale una sosta e una visita. Se si ha tempo è possibile anche visitare le rovine di Vejo.
Per tornare si riscende la strada che sale al paese e prima della fontana sulla sinistra una strada  sterrata in forte discesa sconnessa, (via Prato della Corte che si ricollega, tendenzialmente con quella dell’andata) fino al torrente (fosso Fiordo), che occorre guadare facendo attenzione; poi si risale dalla parte opposta sulla sinistra e si continua fino ad incontrare una sterrata bianca larga con una casa rosa sulla destra,  si prende a  sinistra e al bivio, subito dopo, ci si ritrova alla grande strada dei pini dell’andata. Qui si segue il percorso dell’andata fino a tornare al punto di partenza.   






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