mercoledì 23 gennaio 2013

n. 15- La Valle dell’Olio


 La Valle dell’Olio
Difficoltà generale: medio-impegnativo
Diff. tecnica : ° °
Diff. fisica :* *

Lunghezza: 22  km
Disl. Tot:  400  mt
Periodo consigliato: tutto l’anno
Tempo tot. di percorso : 2 ½  ore

Generale:il percorso si svolge in Sabina, zona molto interessante sia artisticamente, per i suoi paesini caratteristici, sia per l’aspetto naturalistico. Terra dell’olio appunto e di molte altre prelibatezze. Il percorso in esame è adatto a biker esperti e allenati. Giro possibile tutto l’anno, sconsigliato nei periodi di pioggia per la presenza di fango.

Il percorso parte da Castelnuovo di Farfa, che si raggiunge con l’autostrada A1- Uscita Roma Nord Fiano Romano, prendere direzione Rieti SS 4 uscita Osteria Nuova di Poggio Moiano  poi prendere direzione Poggio Mirteto SP 42 dopo 10 km si giunge a Castelnuovo di Farfa.


Descrizione tecnica del percorso: il giro parte da Castelnuovo di Farfa (338 mt)  dal centro del paese, precisamente da Via Roma. In sella dirigersi verso l’uscita del paese, lasciandosi alle spalle l’antica fontana e avendo a sinistra la Torre dell’orologio. Il percorso è sono spesso segnalato dalle segnaletiche “mtb Pedalopiano” .
Dopo ca 500 mt di leggera salita si svolta a destra seguendo le indicazioni del campo sportivo-cimitero, seguendo l’asfalto in salita, si raggiunge una rotatoria costeggiare la rotatoria e continuando sull’asfalto fino a raggiungere la parte più alta, dove si incontrano delle abitazioni  a destra; lasciando le abitazioni sulla destra si scende su sterrato si raggiunge il cimitero in Loc.S. Filippo ca 1 km-355 mt.
Si raggiungono due bivi consecutivi e sulla destra un indicazione Loc. Cantori, prendere sulla destra dirigendosi su una traccia, poco visibile, con fondo erboso in leggera salita. Dopo aver percorso ca 300 mt si raggiunge una coltura di ulivi, attraversare il fondo, rispettando la proprietà, e dopo ca 200 mt si raggiunge l’asfalto, all’incrocio prendere a destra.
Proseguire percorrendo l’asfalto, in salita per ca 500 mt, dove la strada spiana, si incontra un incrocio, prendere a destra su strada bianca, scendendo di quota; la strada presenta diversi incroci, proseguire diritti fino alla fine della discesa.
Dove spiana si incontra un’altro incrocio, svoltare a destra in leggera discesa su cementata per un breve tratto.
Il percorso ritorna prima pianeggiate e subito dopo riparte, in salita a destra con un  single-track, che costeggia un dirupo, e avendo a destra Colle della Civetta (330 mt), da percorrere per un breve tratto e proseguendo diritti si ridiscende ancora mantenendo la destra e attraversando un campo si costeggia una siepe. Proseguire per  330mt qui prendere a sinistra e proseguire per ca 700 mt fino raggiungere un bivio dove prendere a destra su sentiero in discesa.
Terminata la discesa si incontrano delle querce secolari, dove il percorso spiana si incontrano diverse abitazioni, verso la fine si incontra una recinzione da costeggiare fino a raggiungere una strada bianca, prendere a destra fino ad incrociare una cementata in discesa, da percorre fino al bivio con l’asfalto, questa è la strada per Toffia, che si sulla sinistra in alto, prendere a destra.
Si consiglia una breve deviazione, per visitare il borgo di Toffia, dove vale una sosta.
Percorre ca 700 mt di asfalto e poi sulla destra una strada bianca prosegue in leggera discesa, parallelamente all’asfalto, proseguendo sempre diritti, ignorando le deviazioni, si raggiunge una radura di ulivi da dove si inizia a vedere, in alto, l’Abbazia di Farfa 198 mt .
Continuare sul sentiero fino a guadare Fosso Riana, e proseguire salendo verso l’Abbazia, attraverso una sterrata che nel tratto più ripido diviene cementata, attraversando alcune piccole abitazioni.
Giunti alla fine della rampa, prima di incontrare l’asfalto, che porta all’Abbazia,  percorrere qualche tratto di asfalto e ci si trova a passare sotto l’arco antico, ingresso del complesso dell’Abbazia Benedettina di Farfa. Qui è assolutamente consigliata una sosta ed è anche possibile fare rifornimento di acqua, si è ca km10-198 mt.
Per riprendere il percorso, si riparte dal convento delle suore Brigidine, si scende sull’asfalto e al primo incrocio a sinistra, dopo un cancello, da oltrepassare, si attraversa il parcheggio svoltare a destra e scendere di quota su sterrato visibile, che attraversa appezzamenti di terreni coltivati, fino a riattraversare il Fosso Riana, tramite un ponte realizzato con le vecchie traverse ferroviarie.
Passato il ponte prendere a sinistra e proseguire sul tracciato principale, dove si incontrano dei recinti per i cavalli, proseguire sul percorso principale. Loc. I Pantani.
In prossimità di una capanna di legno si trova una sbarra da oltrepassare, e proseguire fino a raggiungere la provinciale; percorre per ca 300 mt. Volendo accorciare il giro proseguire sulla SP in direzione Granica.
Al primo incrocio, con Granica, qui si incontra anche l’asfalto per Castelnuovo di Farfa, prendere a sinistra in discesa, sempre su asfalto, continuando sulla provinciale, ove sono le antiche Piscine di Farfa; dopo una curva, si incontra la strada per Farfa, prestare attenzione affinché si possa prendere una larga sterrata sulla destra, loc. Pantanelli, da percorre fino ad incontrare due colonne in muratura proseguire fino ad incontrare i cancelli dell’Enel, Torre Baccello.
Costeggiare la centrale e passare il ponte sul Farfa, proseguire costeggiando il canale. Attraversato il secondo ponte sulla destra inizia una strada bianca comoda che nel primo tratto è carrozzabile, in seguito dove diviene più stretta costeggia il torrente Farfa, si è tornati in  loc. Granica, proseguire fino ad incontrare l’asfalto.
Raggiunta la strada prendere a destra per ca 400 mt, fino a P.te Granica, dove si prende una sterrata sulla sinistra, accanto ad un bar e una pompa di benzina prende inizia una cementata in ripida salita.  Prendere la cementata passando attraverso l’abitato. Percorrere fino a incontrare sulla destra un tracciato con fondo erboso che raggiunge un’altra sterrata da dove si può scorgere un bel panorama sulla valle del Farfa.
Continuando sul sentiero si fiancheggia un agriturismo, e un campo di calcio, oltrepassare. In prossimità di un casolare si incontra un trivio, prendere al centro, che prima scende, poi risale per raggiungere una grande quercia dove si svolta a destra. Attraversare un altro uliveto per ca 250 mt. Tenendosi sul margine destro del terreno, salendo si raggiunge un tratturo che raggiunge la cima del colle. Proseguire, piegando a destra, fino a raggiungere la provinciale per Castelnuovo di Farfa. Percorrere l’asfalto verso destra per ca 250 mt e , prestando attenzione, sulla sinistra prende avvio una sterrata, in loc. Madonnella, che dapprima scende per poi risalire verso Castelnuovo.
In loc. S. Donato si trova un incrocio e si incontra una chiesa abbandonata, prendere a sinistra per iniziare a risalire ripidamente fino a giungere ad un quadrivio, loc. 4 Cancelli, proseguire diritti per raggiungere con ancora ca 1km il paese, tenendosi sempre a sinistra in lieve discesa che porta ad una antica  fontana, qui prendere a destra sull’asfalto che in ripida salita ci porta al paese di Castelnuovo di Farfa, punto di inizio del nostro percorso.


n. 14 -LA VALLE DEL FARFA


Difficoltà generale: medio
Diff. tecnica : °
Diff. fisica :**

Lunghezza: 25 km
Disl. Tot: 860 mt
Periodo consigliato: tutto l’anno
Tempo tot. di percorso : 3 ore

Generale: giro piacevole che attraversa la valle del Torrente Farfa, verde rigogliosa e selvaggia. Facilmente raggiungibile vista la vicinanza alla capitale. Percorso adatto a biker allenati, il dislivello da superare in così pochi chilometri promette una discreta difficoltà fisica.
Interessante anche nelle stagioni calde perché ombreggiato e fresco; da abbinare anche a qualche visita nei paesini circostanti. Anche questo parte da Casaprota, ma in un’altra direzione.

Casaprota si raggiunge da Roma tramite la SS Salaria in direzione Rieti, a 56 km ca si trova il bivio per Casaprota. Girare a destra sulla SP 44 e dopo 4 km ca seguire le indicazioni per il campo sportivo di Casaprota dove è possibile parcheggiare.


Descrizione del percorso: Dal campo sportivo in sella, km 0-500mt, si ripercorre a ritroso, per ca 1 km la strada provinciale e ponendo attenzione si svolta a sinistra al km 2,3 su una sterrata. A sinistra dopo un breve tratto si incontra un bivio, tenendo la sinistra, in discesa, dopo 500 mt prendere una rampa, ancora in ripida discesa, e ancora tenendo la sinistra proseguire in piano attraverso una fitta vegetazione. Al km4-321mt, si incontra un agriturismo “Sole e Luna”, proseguire sulla sterrata a destra.
Pedalando si arriva al km5,3 dove, a destra, si trova una curva a gomito e dopo pochi metri svoltare a sinistra e proseguire in pianura, in mezzo ad una coltivazione di ulivi, km 6,2. Continuare diritti tralasciando le deviazioni sulla destra e dopo 100 mt si lascia l’asfalto, di campagna, e si gira a sinistra su una sterrata in discesa, km7,0-289mt, qui si incontra un’altra asfaltata, svoltare a destra ancora in discesa. Arrivati vicino al Torrente Farfa, girare a destra lungo il corso del fiume. Qui si potrà essere agevolati dalle segnalazioni poste dal gruppo ciclistico “mtb-Pedalopiano”.
Al km8-200mt, svoltare a sinistra, passando su di un ponticello dove inizia la prima salita, inizialmente sterrata e dopo un tornante, prosegue su asfalto, pendenza molto impegnativa, in direzione del paese di Monte S. Maria (396 mt). Si consiglia di raggiungere il borgo di S.Maria per una breve visita, per poi proseguire alla volta della SP per Castelnuovo.
Al km 9,5-394mt si è sulla SP, nelle vicinanze del paese di Monte S. Maria, svoltare subito a destra, in discesa, verso il paese di Castelnuovo di Farfa (358 mt). Prima di superare il paese si consiglia una piacevole pedalata per i vicoli storici del paese e prima di riprendere il percorso si può fare rifornimento di acqua nella fontana sulla piazza del paese.  
Continuando a pedalare si supera il paese e al km 12,6 si lascia l’asfalto e si gira a destra, su una ripida sterrata, per poi raggiungere il torrente Farfa.
Superata la sterrata al bivio si prende a sinistra  ancora in salita. Al sommità di questa si è al km13,6-288mt, tenere la destra e dopo 200 mt si incontra un quadrivio, girare a destra e immediatamente dopo a sinistra su asfalto in discesa. Al km 14, 1, prestando attenzione, prendere a sinistra la sterrata in discesa  e dopo 400 mt si lascia questa vicino ad uno steccato e prendere il sentiero che termina su un antico Ponte Romano, qui merita una breve sosta, almeno per una foto. Si trovano le segnaletiche “mtb-Pedalopiano”.
Riprendere il sentiero e subito dopo a destra si arriva all’Antica Mola. Riprendere lo stesso percorso e si arriva al km15,2-197mt dove si incrocia una sterrata, girare a sinistra dove si incontra la seconda ripida salita, con fondo pietroso. Finita la salita si raggiunge la strada provinciale e al km 16,4 si prende a destra. Dopo 300 mt all’incrocio svoltare a destra e pedalare ancora per  3km e ci si può godere un piacevole panorama sulla valle del torrente omonimo. Al km19,8-410mt si lasci a la SP e girando a destra su una ripida cementata per ca 1km, inizia la terza, e ultima, ripida salita che riporterà al campo sportivo di Casaprota; nei pressi del campo svoltare a destra pedalare per ca 1,5 km e si raggiunge il punto della partenza.

N.13 - CASAPROTA


CASAPROTA

Livello generale: medio
Difficoltà tecnica.: 00
Difficoltà fisica. Xxx

Lunghezza. 40 km
Dislivello totale: 1200m
Tempo di percorso: 5 ore
Periodo consigliato: tutto l’anno

Generale: un giro per biker allenati che si troveranno ad affrontare salite anche del 20%. La vista sui monti Sabini e in particolare sul Terminillo ripagherà della fatica affrontata.

Il luogo della partenza si raggiunge percorrendo la S.S. Salaria in direzione Rieti; dopo aver superato Osteria Nuova al km 56,1 si prende a destra seguendo le indicazioni per Casaprota; al parcheggio dove è possibile lasciare l’auto si può anche fare rifornimento d’acqua.

Descrizione percorso:
Dopo aver lasciato l’auto, 502 mt - km 0, in sella il giro prende avvio con un tratto di asfalto in direzione del Cimitero, dopo 100 mt, restando sulla S.P, 1,9 km- 584 m, si costeggia una vecchia cava e si prosegue, fino al km 4,1-683 m; (Ost. di Scrocco) questa parte verrà ripercorsa al ritorno. Si raggiunge un bivio e qui si prende a sinistra seguendo le indicazioni per Montenero.
Qui la strada si mantiene ancora in asfalto ed in salita e dopo 900 m arrivati ad uno slargo si prende a destra su una larga sterrata fino a superare una sbarra metallica. Il percorso prosegue su un buon fondo sterrato e costeggiando una recinzione, dopo alcuni saliscendi, si arriva al km 7,2-770 m, sul Piano Grande, dove la vista spazia fino al Terminillo e ripaga della fatica intercorsa. Dopo una breve sosta per ammirare il panorama si procede ancora in salita sino a raggiungere un’altra sbarra metallica da superare e proseguendo dritti si raggiunge un bivio al km 9,5-862 m, da dove si prende a destra e, dopo 300 m trascurando la deviazione a sinistra, inizia una discesa in cui si deve prestare attenzione al km 10,9 dove si deve svoltare bruscamente a sinistra (riferimento un laghetto e delle vecchie vasche utilizzate come abbeveratoi).
La strada prosegue pianeggiante (km 11,9-796 m) fino a superare un’altra sbarra, dove inizia una salita abbastanza ripida con fondo sassoso che passa accanto ad una recinzione per cavalli; si prosegue dritti per una carrareccia, dal fondo buono, che con alcuni saliscendi raggiunge la Sella di Scrimone (km 13,6–865 m) da dove si inizia a scendere verso Monte S.Giovanni. Si giunge, ad un bivio le cui strade portano allo stesso punto; si percorre quella a sinistra, più ripida e più tecnica, che poco dopo diviene una cementata e con questa si arriva alle prime case della Contrada S.Sebastiano, (km16,2-660 m). Si continua a pedalare sulla strada principale e, dopo c.a 800 m, si arriva ad una Caserma della Forestale dove è possibile fare rifornimento d’acqua.
Si prosegue verso Monte San Giovanni e al km 17,7 si abbandona l’asfalto per prendere a destra in discesa fino al km 18,5 dove si trova un trivio: fare attenzione a prendere il sentiero sulla destra; da questo punto inizia il tratto più spettacolare e difficile del giro: i primi metri sono scivolosi, poi al km19 si gira a destra sempre sul single-track si e si scende sulla pista molto tecnica che finisce al 20km. Si guada il torrentello e ci si immette su una larga carrareccia di fondovalle, si gira sulla destra in salita e ci si inoltra nella valle che fiancheggia il Fosso Matricetta. Si prosegue per oltre 3km non badando alle deviazioni laterali, si supera un vecchio casale e la pendenza aumenta. Al km 23,6-683 m si incontra un cancello da oltrepassare e, tenendosi sulla destra dopo un tornante, inizia la dura rampa al 20% per 600 mt. Al termine di questa si incontra una sterrata, si prende a destra e dopo 700 mt si giunge su uno slargo; da qui inizia, per 200 mt, un piccolo sentiero che costeggia il bosco. Seguendo questa traccia si raggiunge il km 25,3-800 mt e si imbocca il single-track, che si trova davanti si inizia a scendere per un tratto tecnico e divertente, superato il quale si incontra un fosso da guadare  con la bici in spalla e poi si prosegue in salita seguendo la traccia poco evidente. In cima alla sella si riprende la traccia verso destra che poco dopo diventerà sterrata e più larga puntando verso la cresta. Si torna sulla strada principale, km 26,1-810 mt, e si costeggia il recinto per i cavalli incontrato all’andata. Si ripercorre a ritroso la strada fino al bivio (4,1 km dalla partenza).
Si prende verso destra per 400 mt (35km-664mt) e si giunge in località Osteria Scrocco; si lascia la S.P. e ci dirige verso sinistra su di una strada che dopo pochi metri diverrà sterrata; si procede ancora dritti, tralasciando tutte le deviazioni, fino ad arrivare al km 37-674 m fino ad un bivio dove si svolta a destra in leggera salita. Sono gli ultimi 3 km del percorso che riportano al punto di partenza.

Carte IGM 144 (1no) e 144(1so)

N. 12 - I 3 COMUNI

Fabrica-Corchiano-Gallese

Difficoltà generale: medio
Diff. Tecnica:°°
Diff. Fisica:*

Lunghezza: 42 km
Disl. Tot: 477  mt
Periodo consigliato: tutto l’anno
Tempo tot. di percorso: 3 ore



Generale: Il percorso non impegnativo, si snoda attraverso tre comuni della provincia di Viterbo; Fabrica di Roma, Corchiano e Gallese, tra i boschi e gli sterrati di campagna, in luoghi dove gli Etruschi ed i Falisci tracciarono sentieri più di 2500 anni fa.
Il fondo del percorso e' generalmente buono ma con alcuni passaggi tecnici.

Il giro parte da Fabrica di Roma presso la "Fontana di Via Peccio". Fabrica si raggiunge da Roma con la A1, uscire a Magliano Sabino, al casello prendere direzione Corchiano-Fabrica.
Facendo il giro a 8, partendo da Corchiano è possibile usare il treno, direzione Orte.


Notizie tecniche sul percorso: si parcheggia alla “Fontana di Via Peccio”; acqua potabile per fare rifornimento e dal quale si inizia a pedalare, su asfalto, in direzione di Civita Castellana. Percorrere  fino all'incrocio dove indica la deviazione per Borghetto, km 2,5 girare a sinistra, attraversare la linea ferroviaria continuando su asfalto, Via Amerina, fino ad un altro incrocio, ponte Cencianello, che indica un campo da cross, km 5.
Prendere a sinistra; da qui inizia uno sterrato che dopo circa 1000 mt diventa un piacevolissimo e divertente single-track nel fitto sottobosco fino ad un corso d'acqua, fosso Sorcelle, km 6,5, guadare con attenzione, km 7.
Uscendo dalla folta vegetazione, prende avvio una leggera salita che porta su un’asfaltata di campagna, percorrere fino alla borgata “Contrada Fallarese”  km 9,4.
Attraversata la strada provinciale prendere subito sinistra uno stradello in discesa, questa condurrà, attraverso una "tagliata" nel tufo, nei presidi un ponticello superato il quale, dopo una svolta a sinistra, si trova un’altra “tagliata”, dove si potranno ammirare una serie di tombe etrusche, ora  adibite a magazzini. A questo punto si è raggiunto il secondo comune dell’itinerario: Corchiano km 10. Il borgo merita qualche giro di bici.
Lasciata Corchiano, seguire l’indicazione di Via Amerina, percorsa precedentemente ma in un altro tratto, km 12, percorrere per ca. 300 mt., seguire l’antica pavimentazione romana di Via Amerina, seminascosta dall’erba, (importante arteria che collegava Roma con il nord Italia.
Alla fine di questo del tratto in basolato romano, tenendo la sinistra si raggiunge una buona sterrata percorrere fino a raggiungere un ponte in mattoni rossi, km 12,8; proseguire sulla destra dove si nota l’indicazione per l' Oasi del WWF di Pian Sant'Angelo, si by passa la ferrovia .
Procedere sulla sterrata indicata per WWF fino ad un quadrivio, km 14, svoltare decisamente a destra proseguire sempre dritti, costeggiando fosso delle Chiare Fontane, fino ad incrociare una strada asfaltata km 18,5, che svoltando a sinistra condurrà al centro di Gallese.
Gallese è un borgo caratteristico che merita una dovuta sosta e un break di ristoro. È inoltre possibile raggiungere la “Fontana della Rocca” con una deviazione verso nord del borgo.
Dopo il break si riprende la strada verso Corchiano, all' uscita del paese, km 21, in direzione Borghetto. Fuori del paese indicazioni per la chiesa Madonna del Riposo, e passata questa si gira a destra seguendo l'indicazione “Agriturismo Giulia”.
Per raggiungere l’agriturismo si dovrà affrontare una discreta salita di asfalto. Al km 21,4 tenendo la destra si raggiungono i pressi dell' Agriturismo Giulia che si lascia sulla sinistra.
Procedere su asfalto e al km 22,6, in prossimità di una cabina elettrica, sempre tenendo la destra, si continua su asfalto di campagna, che punta verso il Rio Fratta. Raggiunto si continua a tenere la destra e si costeggia il Rio Fratta, il percorso attraversa diversi campi agricoli coltivati a nocciole.
Al Km 23,6 si raggiunge un bivio, prendere a destra e proseguire fino al km 26 dove si gira a sinistra e si seguono  le indicazione per la chiesa di "Santa Maria delle Grazie".
Dopo una brevissima discesa, in prossimita' di una curva a sinistra si avvista il borgo di Corchiano, arroccato sul tufo, offrendo un’ interessante spettacolo che merita una foto.
Proseguire prendendo lo stradello sulla destra in forte discesa, scavato completamente nel tufo; attenzione a volte si presenta scivoloso.
Dopo qualche centinaio di metri si arriva ad una sbarra in ferro, scavalcare, procedere oltre in leggera in salita fino a raggiungere il centro storico a Corchiano, km 28.
Attraversato il centro storico, si esce da Corchiano, se c’è tempo anche qui un giro per il paese è d’uopo, e poi si riprende in direzione di Fabrica di Roma passando in prossimità della chiesa monumentale della "Madonna del Soccorso".
Dopo la Madonna del Soccorso, alle spalle, km 30, si raggiunge la SP per Fabrica di Roma, tenere la destra e dopo 200 mt ca, si svolta, decisamente a destra, in prossimità di un passaggio a livello FS, che poco dopo si attraversa.
Dopo aver attraversato la ferrovia si prende in discesa su uno stradello che giunge su una cementata in forte pendenza. Superata la rampa, si raggiunge un incrocio, dove, tenendo la sinistra, si procede dritti, ignorando tutte le deviazioni laterali, e attraversando Piano della Cerasa fino a riattraversare la FS in prossimità di un’altro passaggio a livello, km 33,3.
A questo punto si è raggiunta la SP per Vignanello, giriamo a sinistra in direzione di Fabrica di Roma e si percorrono ca 600 mt di asfalto per poi girare a destra per prendere una stradina, che lascia l’asfalto e aggira il centro abitato attraverso i campi di nocciole.
Proseguire dritti fino a giungere ad un quadrivio con una piccola cappelletta: “La Madonnella”, sulla destra, km 35,5, svoltare sinistra e dopo poche centinaia di metri si intravedono le prime case di Fabrica di Roma, breve passaggio attraverso il centro storico per raggiungere il fontanile di Via Peccio , dove termina il giro.

martedì 8 gennaio 2013

11– INTORNO AL SORATTE



 INTORNO AL SORATTE

Difficoltà generale: medio
Diff. Tecnica: °
Diff. Fisica: **

Lunghezza: 53 km
Disl. tot:730mt
Periodo consigliato: tutto l’anno
Tempo tot. di percorso: 3 ½  ore

Generale: Giro molto piacevole e vario sia per il percorso che per il paesaggio. Tecnicamente non impegnativo ma consigliabile a biker allenati. Si consiglia una luce per passare sotto i tunnel del Soratte.
Se si vuole arrivati a S. Oreste è possibile una deviazione per raggiungere la cima del Soratte a 656 mt con una ripida salita cementata da mettere a dura prova, ma con un bellissimo panorama in cima.

Il percorso parte dalla stazione FS di Poggio Mirteto e quindi è un ottima occasione per usare il treno. Con l’auto Poggio Mirteto si raggiunge da Roma attraverso l’autostrada RM-MI; uscita Poggio Mirteto; indicazioni stazione FS.
Descrizione tecnica del percorso: usciti dalla stazione FS prendere a destra verso il piazzale e poi proseguire tenendo la destra lungo la strada asfaltata fino ad attraversare il ponte sul fiume Tevere, poco dopo aver passato il ponte prendere a sinistra, strada bianca che scende lungo il fiume tenendo la sinistra si costeggia su strada bianca il fiume. (Riserva del Tevere-Farfa)
Lo sterrato prosegue, costeggiando da lontano il fiume e attraversando, su comodo tracciato, diverse aziende agricole. Uscendo dalla Riserva, poi si percorrono una serie di saliscendi tra sterrato e asfalto di campagna. Dopo ca. 5,5 km ci si troverà dapprima sotto le di Filacciano e poi di Ponzano Romano..
Raggiunto un quadrivio proseguire a sinistra verso Filacciano, continuare fino a raggiungere l’asfalto, attenzione al traffico, qui prendere a destra, dopo poco, sempre sulla destra, si incontra un fontanile di acqua potabile, fare rifornimento per un lungo tratto ocn si incontra acqua. Ripreso l’asfalto continuare sulla strada fino a raggiungere il casello dell’autostrada(sulla detra). Oltrepassato il casello si prosegue diritti sull’asfalto che presto diviene serrato. Continuare sullo sterrato fino a giungere al bivio qui prendere a sinistra.
Proseguire, su questo sterrato largo fino a raggiungere il ponte sull’autostrada, da sottopassare e subito dopo, si prende a destra; dapprima su asfalto e poi su sterrato.
Lo sterrato prosegue, largo e comodo, attraverso campi coltivati fra la ferrovia RM-FI a sinistra, l’autostrada a destra.
Dopo aver by-passato un grande casale da lasciare sulla destra, si piega a sinistra per sottopassare i piloni della ferrovia.
Il percorso diviene meno comodo e più stretto attraverso la vegetazione fino a raggiungere ampi campi coltivati dove si prosegue sul tracciato, avendo cura di costeggiare il torrente Treja, da tenere sulla destra.
Proseguire fino a raggiungere un bivio qui prendere a sinistra, decisamente in salita su sterrato malmesso;si costeggia, sulla sinistra, un rudere.
Il tracciato mano mano che sale diviene più sconnesso dove si affronta la prima salita del percorso e si gode del primo scorcio di paesaggio sul Soratte.
La strada prosegue su sterrato, ancora attraversando campi coltivati con aperture di paesaggio decisamente incantevoli.
Dopo aver raggiunto la sommità della collina lo sterrato prende a scendere e al bivio prendere a sinistra proseguendo attraverso i campi coltivati tenendo il Monte Soratte sulla destra.
Raggiunta l’Azienda Agricola ATC si entra per attraversare il lungo viale di olivi che punta dritto verso il Soratte.
Raggiunto il casale, si oltrepassa  fino ad incontrare un tratturo, che si dirama a destra in salita, da percorrere fino alla fine dove si svolta ancora a destra in salita, decisamente ripida.
Raggiunto il bivio si prende ancora a destra, una carrozzabile, e al bivio ora prendere a sinistra, in salita, salendo continuare a tenere la sinistra si raggiungono le pendici del Soratte attraverso una stradello di campagna, misto, si raggiunge un quadrivio su una strada asfaltata più ampia dove si prende a sinistra per raggiungere una sbarra che separa l’asfalto da una strada bianca. By-passare la sbarra e iniziare a salire sulla carrareccia larga e sassosa, realizzata, durante la guerra, per congiungere le costruzioni militari, ora dimesse.
Da questo punto si prosegue salendo senza sbagliare attraversando tunnel costruiti durante il secondo conflitto e costeggiando costruzioni e bunker  militari. Lungo la strada si consigliano soste fotografiche per il paesaggio. Bellissimo, che si apre nella valle sottostante.
Lungo il percorso, quasi raggiunto S. Oreste si incontra un grande cancello che in genere è aperto, ma potrebbe essere chiuso quindi ci si deve armare di pazienza e passare la bike oltre questo.
Dopo aver passato il cancello. che divide lo sterrato dal Museo Civico di S. Oreste, ex proprietà militare, si arriva al paese di S. Oreste, 417 mt, dove necessità di una breve sosta prima di riprendere il percorso di ritorno. Da qui se si vuole si può fare una deviazione per raggiungere la cima del Soratte a 656 mt, molto ripida, cementata, ma di grande appagamento panoramico, che in ca. 2 km sale a quota 656 mt.. Lungo il percorso si incontra l’eremo, e sulla cima la chiesa delle Grazie e un panorama bellissimo che ripaga della fatica.
Dalla piazza di S. Oreste si prende la strada provinciale Ponzano-S. Oreste, che riporta al casello dell’autostrada, in discesa su asfalto, attenzione è decisamente stimolante la discesa ma prudenza per il traffico.
Dopo qualche chilometro di asfalto, prestare attenzione, sulla destra si incontra una deviazione che porta ad un’Azienda Agricola, arrivati al bivio di questa prendere in discesa, a sinistra una strada sterrata sconnessa e abbastanza ripida, proseguire su questa fino ad arrivare ad una pianura dove svoltare sul tracciato che si dirige verso destra e continuando sulla destra si incrocia una asfaltata con un cartello FS, ora prendere l’asfalto a sinistra e proseguire a sinistra dove diviene sterrato fino a sottopassare il ponte dell’autostrada.
Passato il ponte ci si dirige a destra su asfalto, strada percorsa in precedenza, si bypassa un albergo, attenzione la strada è trafficata.
Si riguadagna il fontanile dell’andata, passato questo, sulla sinistra della strada, si vede un cartello “Campo Gare FIPSAS”, prendere questa strada bianca e proseguire diritti fino a raggiungere un maneggio dove si incontra un quadrivio qui proseguire diritti su asfalto fino a riguadagnare il lungo fiume, questa volta lo si trova a sinistra. Proseguire lungo lo sterrato misto a parti di asfalto e continuando a mantenere il fiume sulla sinistra la strada prosegue in saliscendi. Continuando si ritorna sui passi dell’andata fino a raggiungere la riserva e la strada bianca che riportandoci al ponte sul fiume ci conduce alla stazione FS.

 


n. 10 – S.VITTORINO


S.VITTORINO
 con estensione al Monte Guadagnolo

Livello generale:medio
Difficoltà tecnica: 00
Difficoltà fisica: xxx

Lunghezza: 30km
Dislivello totale: 740mt
Periodo consigliato:Tutto l’anno

Generale: percorso consigliato a bike ben allenati. Giro molto gradevole, non lontano dalla capitale, immerso in luoghi piacevoli, e bei panorami; con la possibilità di visitare il borgo di S. Gregorio in Sassola.
Inoltre, raggiunta S. Gregorio si può allungare sul Monte Guadagnolo (1210 mt ) . in questo caso va  considerata un  hard-track , piuttosto impegnativa. Divertente farla in cronoscalata, 780 mt ca. per giungere alla vetta da dove si scorge un panorama bellissimo, e poi un discesa entusiasmante. La vetta del Guadagnolo è fattibile anche partendo da S. Gregorio

S. Vittorino si raggiunge prendendo l’autostrada A24 RM-AQ ed uscire a Tivoli, Subito dopo il casello girare a sinistra dopo circa 1km al bivio girare di nuovo a sinistra e seguire le indicazioni per il paese di  S.Vittorino. si parcheggia sulla piazza del paese.

Notizie tecniche del percorso: Parcheggiato e fatto rifornimento di acqua alla fontanella della piazza si parte in leggera salita a quota 148mt percorrendo la Via Crucis per ca. 1km su asfalto,dove,  giunti al bivio, si gira sulla destra in discesa su fondo cementato.
Si prosegue poi con alcuni saliscendi su fondo buono, trascurando tutte le deviazioni laterali, al km 2,7 -149 mt, si incrocia un’altra sterrata prendere a destra, dopo pochi metri si incrocia la strada provinciale, attraversare e continuare diritti sullo sterrato.
A questo punto si incontra un tratto di una strada romana in basolato, proseguire diritti fino al km 4,1 dove  si incontrano i resti archeologici dell’antico acquedotto “Marcio”.
Dopo 400mt -192 mt, si incontra un bivio, prendere in salita sulla “tagliata” di tufo.
Ora si devono affrontare 1,5 km di dura salita ripida con fondo sconnesso, alla sommità si riprende fiato e si prosegue a pedalare sempre diritti. Raggiunto il km6,7 -332mt, si incontra un bivio con la  SP, girare a destra pedalando per 400 mt. Al km7,1 si  nota un’edicola votiva, lasciare l’asfalto e girare a destra in discesa; seguire sempre la carrareccia principale si arriva al km 8, dove si noterà un casolare in ristrutturazione, prendere a sinistra, in salita, dove inizia un divertente single-track e dopo un brevissimo tratto a piedi, il sentiero si allarga; al km 8,6 si guada un piccolo corso d’acqua, fosso Saviano, e si prosegue in salita sterrata per 1 km .
Giunti al km 9,6-374 mt, termina la carrareccia, in corrispondenza di un impianto di depurazione,proseguire avanti dritti per altri 300 mt fin sotto le mura di S.Gregorio da Sassola, qui girare a destra in corrispondenza dell’antico ponte totalmente ricoperto di vegetazione, attraversare.
Risalire la ripida rampa in asfalto e qui si incontra una scalinata, con gradini molto bassi, si può provare a risalirli in sella; in cima alla scalinata si è al km 9,9-390 mt, e da qui si raggiunge la piazzetta di S. Gregorio in Sassola. (430 mt). Raggiunta il centro del borgo, dove si consiglia una sosta.
Per chi ha ancora fiato può allungare e intraprendere l’ardita salita per il Mnt Guadagnolo, ca 10 km e una salita in cemento e sterrato piuttosto ardua, che però  ripagherà della fatica con un bel panorama dalla cima del Guadagnolo alla quota di mt 1218. La salita prende avvio subito dopo S. Gregorio e non è facile sbagliare seguendo il percorso principale fino a raggiungere la SP per il monte.
Dopo aver attraversato tutto il Borgo, fino ad uscire dalla porta principale, si è al km 10,2-454 mt, si gira a sinistra per prendere la SP per Tivoli.
Ora se si vuole si taglia proseguendo in direzione del Gericomio e poi, continuando verso S. Vittorino.
Per chi ha ancora gamba, si pedala su asfalto in lieve discesa percorrendo ca 6 km in direzione di Tivoli, dove in corrispondenza di un cartello di agriturismo,  “La Cerra”, si prende a destra (loc. Castellaccio), al km 16,7-370 mt
Abbandonato l’asfalto si prende a salire puntando alle pendici di Mnt. S. Angelo Arcese, dove piegando  verso sinistra si prosegue passando fra mnt S. A. Arcese  e e mnt Arcese,.
Al km17,1- 403 mt. mantenere la destra e dopo 300 mt sempre a destra si devono oltrepassare prima un cancello di ferro, poi un altro cancello. Continuare sulla sterrata in salita, che presto diviene piuttosto ripida si continua a salire seguendo il tracciato principale.  
Raggiunto uno slargo si consiglia un break per una foto e godere un bel panorama, km 19,8-450mt.
Recuperando la sella si prende lo sterrato in discesa sulla destra, al km 20,1-400 mt, si trova un recinto che deve essere oltrepassato per poi dirigersi verso sinistra per percorrere una traccia, poco visibile, che costeggia un muretto a secco e  prosegue con una recinzione. Continuare seguendo questa, e tenendo la destra, fino a trovare un passaggio attraverso la siepe che permette di raggiungere Via di S. Gregorio, l’asfalto che viene da Tivoli, all’altezza del v.no Maria. 20,6 km
Qui prendere l’asfalto pedalando verso destra fino a raggiungere Il Tiro a segno   per poi prendere sulla sinistra l’asfalto di Via di Pomata che si dirige verso l’Autostrada. ..
Continuare su Via di Pomata che dopo qualche chilometro diviene sterrata, continuare su questo tracciato senza deviare.
Questa carrareccia termina nelle vicinanze del Fosso Pussiano che si deve attraversare tramite il Ponte di Pussiano. Passato il ponte la traccia diviene un single track disagevole, al termine del quale si prende a sinistra per raggiungere una  carrareccia in salita che porta al Casale Gericomio, visibili i ripetitori telefonici.
Passato il Gericomio, km 26,3-270 mt, si continua ascendere percorrendo la  carrareccia visibile,  e seguendo questo il tracciato principale, ben evidente, si tralasciano le deviazioni laterali, così si torna a S. Vittorino, punto di partenza del giro.

venerdì 21 dicembre 2012

n. 9 - IL TUSCOLO


 IL TUSCOLO
it.wikipedia.org/wiki/Monte_Tuscolo


Difficoltà generale: medio
Difficoltà tecnica: °°
Difficoltà fisica: ***

Lunghezza: 15 km.
Disl. Totale: 480 mt
Periodo consigliato: tutto l’anno
Tempo di percorso: 2 ore

Generale: Itinerario per biker allenati. Molto bello si svolge fra Frascati e Monte Compatri, il terzo del classico trittico dei Castelli Romani. Il giro raggiunge la cima del Monte Tuscolo (626 mt) e poi Monte Salomone (mt 771) dal quale si può godere di un  bel panorama che abbraccia tutta la zona della Molara e Grottaferrata e Monte Compatri fino ad arrivare a Rocca  Priora. Volendo si può utilizzare il treno scendendo a Frascati.

Il giro parte appena sopra Frascati. Raggiunta Frascati salire direzione del Tuscolo e ca dopo 1 km sulla sinistra, Casino Villa Rasponi si può parcheggiare..Frascati si raggiunge dalla Tuscolana..


Descrizione tecnica del percorso:dopo aver parcheggiato. al casino V.la Rasponi, quota 440 mt ca, in sella su asfalto, tenendo la destra, sulla vecchia via Tuscolana, si raggiunge un incrocio dove si prende a destra. km 2 –mt 580.
Proseguire fino a raggiungere il secondo parcheggio, dove si incontrerà un chiosco, continuare diritti costeggiando la recinzione e oltrepassare il chiosco così facendo ci si  inoltra nel boschetto.
Proseguire fino allo sterrato che costeggia una recinzione si raggiunge il Teatro Romano dove si prende a sinistra..
Il precorso prosegue su una traccia di prato erboso, in rapida discesa. Alla fine della discesa, km 3,80 – 570 mt, svoltare a sinistra lungo il sentiero che riprende lentamente a salire, passando fra alberi sparsi, sulla destra si può scorgere una sorgente di acqua potabile. Salendo si raggiunge la Croce del Tuscolo (626 mt).
Dopo aver fatto rifornimento, tenere sulla sinistra il fontanile si riprende verso destra, e si costeggia la recinzione in leggera salita. Proseguire sulla traccia abbastanza visibile per poi incontrare lo terrato e ca 5 km  si incontra un caseggiato, poco visibile; prendere a sinistra del fabbricato, traccia poco visibile e avviarsi nella direzione di Monte Compatri, per raggiungere la cima di Mnt. Salomone.
Dopo ca 1 km di sterrato si incontra un bivio, continuare a sinistra dove la radura è piuttosto fitta; dopo poco si è raggiunta la cima di Monte Salomone km km 6,5 –771 mt.
Dopo una breve sosta per godere del piacere del panorama si prosegue e al bivio si segue dritti sulla traccia dello sterrato, più stretto, e si inizia a scendere. Qui la discesa, per ca. 1 km, si fa un pò tecnica per poi iniziare a spianare.
Continuando così, nel sottobosco e mantenendo la sinistra, all’incirca al km 8 si raggiunge, una corta e ripida salita di difficile pedalabilità, poco visibile, e sulla sommità si prende a destra.
Proseguire sul sentiero, poco visibile in particolare dalla vegetazione spontanea dove alla fien del boschetto riprendere verso sinistra e al primo bivio si svolta a destra fino a raggiungere, in discesa la SP che porta a Monte Compatri, in basso sulla destra.
Mentre la strada piega a destra per portare in paese, si prende a sinistra, dove salendo si raggiunge la chiesetta di S. Silvestro, km 9-mt 630, qui si può fare un piccolo break e fare rifornimento di acqua alla fontana.
Costeggiando la piazza sulla sinistra si fiancheggia il muro di recinzione e, al bivio, svoltare a sinistra. Proseguire diritti prendendo lo sterrato che attraversa ampi prati e piega a destra, seguire percorso principale.
Al km 10 ca. si svolta a destra dove ci si spinge per raggiungere la sommità della Montagnola 750mt (che si erge sopra l’abitato di Monte Compatri).
Appena inizia l’asfalto si prende a destra e si costeggiando le cinte delle case si scende sull’asfalto che presto diviene sterrato. All’incrocio tenere la sinistra, dove si incontra un cartello “Macchia del Pianto” continuare sulla destra del cartello, su tracciato meno evidente che scende fino a sui pratoni.
Alla recinzione, in genere aperta, si costeggia e al km11 – si  attraversa.  
Dopo ca 500 mt si trova il bivio con le indicazioni per l’area archeologica del Tuscolo, prendere sulla dei cartelli, dove riprende a salire e si immette nel bosco.
Continuando a seguire le indicazioni per l’area archeologica, al secondo bivio, si devia per raggiungere l’Eremo del Camaldoli, (550mt) dove vale la pena una fermata..
Dopo la sosta all’Eremo si riprende verso il Monte Tuscolo, 12,3 km – 626 mt, che riposrta così al Teatro Romano, dove si riprende l’antica via Tuscolana. Tenere la sinistra per attraversare vasti prati .
Proseguire diritti fino a raggiungere SP del Tuscolo, attenzione al traffico delle auto. Seguendo l’asfaltata si ritorna al punto di partenza.